Proprio oggi è trapelata la notizia di un social reader di lettura a cui Facebook starebbe lavorando in grande segreto (ormai questi colossi del social sono come i servizi di spionaggio). Bene parliamo allora di come si è trasformata l’azione della lettura in questi ultimi 20 anni. Ricordo che quando andavo al liceo il mio zaino pieni di libri poteva arrivare a pesare 15Kg. In base alle materie della giornata le mie ossa e i miei muscoli erano messi a dura prova. Oggi la scuola ha una grande occasione quella di poter avvalersi di strumenti più potenti e di più facile utilizzo. Si pensi alla connettività che si può avere con un social dentro un tablet. Il tablet sembra nato per lo studente, per chi deve leggere e imparare. Troppa modernità ? Niente paura sul tablet si può anche scrivere nel “vecchio modo” ed esercitare la grafia. Serve del coraggio, un po’ di coraggio e un piccolo investimento per un grande beneficio. Niente più 10 libri pesanti sulle spalle, ma 100 libri tutti da portare in mano. Niente più un vocabolario da 3 Kg, ma uno da 3MB. E voglio aggiungere una cosa a riguardo: sono in molti a pensare che l’uso di dispositivi elettronici debba essere vietato in sede di esami. Pensiamo bene. Un laureato dove cercherà le informazioni un domani quando sarà un architetto, un ingegnere o un avvocato? La rete non è più un gioco o un trucco, ma è diventata fonte di informazione da saper gestire, capire, elaborare e commentare. Sarà ben valutato allora lo studente che saprà comprendere la fonte da cui ricava le informazioni, quello che saprà aggiungere le sue idee a quanto legge e che saprà smentire o confutare una tesi sbagliata. La lettura è cambiata e così dovrà fare il mondo della scuola.
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