Archivi del mese: aprile 2013

La testa sulle nuvole?

Ho scritto una lettera. Non l’ho stampata l’ho messa su Google Drive. Ho compilato la lista della spesa, non su un foglio di carta ma su DropBox. Ho ascoltato la nostra canzone, non su un CD, ma su SoundCloud. Ho inviato un messaggio non con un sms, ma con un post. E’ tutto nelle nuvole? E se tutto è nelle nuvole cosa è nostro e cosa no? E se tutto non è nostro di chi è? Siamo sempre padroni di quanto mettiamo sulle nuvole? Non dobbiamo pensare a quello che abbiamo come fosse la “roba” di Giovanni Verga. Dobbiamo cominciare a pensare diversamente, internet ed il cloud computing ci da la possibilità di avere tutto dovunque, azzerando completamente il concetto di distanza dai nostri “beni” perchè i nostri beni sono trasformati in informazioni e come tali possono essere recepiti ovunque. Basta un telefono o un tablet. Accorciamo queste distanze e cerchiamo di non averne paura. Il cambiamento è epocale. Noi ci siamo dentro e anche voi.

Vivisezioniamo un Social Network

Usare i social network non è una cosa che ci ordina il medico: ma conoscerne il funzionamento e le dinamiche è necessario. Per cosa li usiamo dunque?

  • per scopi del tutto personali: i nostri figli ci stanno dentro e li useranno sempre di più, quindi se vogliamo capirli un po’ meglio e, magari, aiutarli a distinguere opportunità e rischi, dobbiamo parlare la loro lingua
  • per fare bene il nostro lavoro: imprenditori, professionisti, manager, persone in cerca di lavoro, devono saper creare e gestire relazioni anche online
  • per partecipare attivamente alla vita sociale e politica: la rete permette alle persone di organizzarsi, diffondere messaggi, creare movimenti, spostare equilibri che sembravano immutabili

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La vera tecnologia? Ecco il suo segreto.

Non possiamo dire di aver inventato niente sino a che tutte le persone non prenderanno parte a questa invenzione. Non possiamo dire di aver progettato nessun nuova infrastruttura e nessuna rete di comunicazione nuova, se non creiamo un accesso semplice per tutti. La vera tecnologia è quella che semplifica la vita e non la complica. Nessun manuale di istruzioni, niente di complesso da imparare, solo qualcosa di semplice e vantaggioso per la propria esistenza. Da questo punto di vista aveva ragione Bill Gates che diceva che in pochi anni tutti saremmo stati dotati di microprocessori all’interno delle nostre abitazioni, ma nessuno avrebbe mai avuto modo di percepirlo. E’ vero, sono microprocessori ben nascosti e soprattutto astratti a tal punto che per usarli non si deve essere ingegneri. Ecco che ci è possibile allora accedere a qualunque canale televisivo in pochi secondi, rispondere ad un messaggio di un amico dall’altra parte del mondo, leggere le ultime notizie di un quotidiano in ogni istante, acquistare un prodotto online. E’ tutto molto più semplice. Rendere la tecnologia semplice è la vera sfida, fare in modo che sia accessibile a tutti è una questione decisamente complessa. Noi ci siamo dentro e anche voi.

Blogger? Ecco chi è.


Pimp my 'writer

Uno scrittore del ventunesimo secolo ecco come potremmo definirlo. Che ne abbia fatto un mestiere o che lo faccia per passione si tratta di una persona che ha deciso di condividere il suo pensiero online in modo tale che altri possano leggerlo, condividerlo, commentarlo.

Un blogger è una persona che gestisce un blog. Il blogger si dedica alla creazione di articoli che trattano la tematica di suo interesse. Ogni blogger può possedere diversi blog, i quali possono fungere per diversi scopi. Eppure fino a 10 anni fa non esisteva come profilo. Non era pensabile che ci fossero persone che si dedicassero a questa attività. Il web era visto come un qualcosa di pochi, un elite, una piccola grande casta che divulgava contenuti. Oggi chiunque abbia un’infrastruttura di rete adeguata agli scopi della comunicazione può essere blogger. Certo, bisogna saperlo fare, bisogna imparare a farlo, si può farlo bene o male, ma potenzialmente gli strumenti possiamo averli tutti a portata di mano. Noi ci siamo dentro ed anche voi.

 

Tecnologie Morte

Cosa è un SMS? Niente. Ormai più niente. Una tecnologia ancora oggi venduta senza che abbia assolutamente alcun valore. E’ rimasto l’unico modo di ricevere informazioni che differenzia un telefono mobile da un tablet o da un notebook. Oggi tutte le informazioni in formato testuale e multimedia ci arrivano tramite canali che usano la rete a cui siamo già tutti connessi e abbonati tramite varie forme…perchè dovremmo pagare un servizio in più? che senso ha? Di seguito un caso tutto italiano:

L’Antitrust ha allertato l’Agcom riguardo al prezzo degli SMS in Italia, giudicati più cari rispetto agli altri Paesi europei. Parliamo di prezzi all’ingrosso, a gennaio 2012 un SMS costava in Italia 4.57 centesimi di euro contro i 3.15 centesimi di euro della media europea. Lo scopo della segnalazione di questa anomalia (tutta italiana) da parte dell’Antitrust all’Agcom è quello di mettere al corrente quest’ultimo del costo eccessivo degli SMS e quindi di valutare se intervenire, o meno, con un’indagine più approfondita. Continua a leggere

Non crederete mai a come è fatto internet…

Sono quasi 700 milioni e provengono da 240 Paesi, gli indirizzi IPv4 unici che, nel quarto trimestre 2012, si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform: circa 4,2% in più del trimestre precedente e 13% in più rispetto allo stesso periodo nel 2011.

In molti casi, un singolo indirizzo IP rappresenta più individui, Akamai stima che il numero totale di utenti web unici connessi alla sua piattaforma durante il trimestre sia ben superiore al miliardo.

Per quanto riguarda l’Europa, confrontando i dati anno su anno, i livelli di crescita vanno dal 3% della Germania (al quarto posto nella classifica globale), al 21% dell’Italia. E’ infatti proprio il nostro Paese ad avere registrato il maggior incremento di indirizzi IPv4 in Europa, piazzandosi al nono posto nella classifica globale.

Qui il rapporto completo. Noi ci siamo dentro e anche voi.

Storia del blog…

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Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer, del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog).
Il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale RobotWisdom per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby; coniò la parola weblog per descrivere la lista di link del suo sito. Nella primavera del 1999 invece Peter Merholz propose l’abbreviazione blog sul suo sito Peterme.com. Continua a leggere

La musica è cambiata

Sono molti i mondi che sono stati stravolti dall’introduzione dei social networks. Cosa si può dire della musica? Che non è più un prodotto. Non è più una cassetta, un cd o un dvd. E’ molto di più : è diventata un servizio che attraverso i social le case produttrici hanno deciso di fornirci costantemente. Chiunque sia in rete può ascoltare tutta la musica di cui ha bisogno ed in modo libero e gratuito. Questo abbatterà sicuramente la pirateria informatica che il mondo della musica contesta da tempo. Il guadagno delle case discografiche e degli artisti? c’è senz’altro. ci sono 1000 e uno modi di fare pagare servizi aggiuntivi di cui la gente piano piano non potra’ fare a meno: ecco allora comparire abbonamenti per ascolti su mobile, introduzione di informazioni pubblicitarie all’interno delle playlist etc etc…Noi ci siamo dentro ed anche voi.

Siamo tutti parte della rete

Ci basta poco. un notebook. uno smartphone. un tablet. e girando per il mondo diventiamo dei punti di raccolta informazioni. contribuiamo alla conoscenza condivisa. contribuiamo al sapere globale. ci basta poco. una foto, un twitter, un post, un tag…Siamo diventati dei punti mobili che consentono alla rete di autosostenersi tramite ciò che sentiamo, vediamo e registriamo. Ecco perchè le prossime vere invenzioni di successo riguarderanno ciò che ci darà modo di essere connessi col mondo nei modi più disparati…occhiali, orologi, automobili. State attenti a chi fa progettazione e produzione di tecnologie…state connessi.